sabato 23 settembre 2017
domenica 10 settembre 2017
domenica 11 giugno 2017
Ecco Perché Bisogna Camminare OGNI GIORNO.
Tutti i Suoi Benefici
Che camminare faccia bene è una verità nota a molti. Nella vita frenetica di ogni giorno, la passeggiata è un’attività fisica che richiede un investimento di tempo che, generalmente, preferiamo dedicare ad altro. Eppure, soprattutto per coloro che non amano palestre o sport agonistici, la camminata è un’attività sostitutiva straordinaria per mantenersi in allenamento fisicamente e non solo.
I benefici di questa attività motoria basilare sono intuibili (muscoli tonici, migliore metabolismo), eppure ve ne sono almeno 5 che sono straordinari e possono aiutare a mantenersi in forma fisica e mentale a ogni età e con ogni livello di preparazione atletica.
Tutti i Suoi Benefici
Che camminare faccia bene è una verità nota a molti. Nella vita frenetica di ogni giorno, la passeggiata è un’attività fisica che richiede un investimento di tempo che, generalmente, preferiamo dedicare ad altro. Eppure, soprattutto per coloro che non amano palestre o sport agonistici, la camminata è un’attività sostitutiva straordinaria per mantenersi in allenamento fisicamente e non solo.
I benefici di questa attività motoria basilare sono intuibili (muscoli tonici, migliore metabolismo), eppure ve ne sono almeno 5 che sono straordinari e possono aiutare a mantenersi in forma fisica e mentale a ogni età e con ogni livello di preparazione atletica.
Ecco i 5 straordinari motivi per camminare ogni giorno:
Migliora l’umore – Come ogni attività fisica, anche la passeggiata migliora l’umore, grazie al rilascio dell’endorfina e all’abbattimento di livelli di stress e ansia.
Rinforza il cuore – Camminare regolarmente (per almeno mezz’ora al giorno) riduce i rischi di malattie cardiovascolari. È, infatti, un esercizio che abbassa i livelli di colesterolo cattivo, aumentando quelli di colesterolo buono, oltre a mantenere in allenamento il cuore stesso.
Prevenie le malattie – Grazie a studi e statistiche è sempre più chiaro che l’incidenza di molte malattie (anche mortali, come il cancro) è strettamente legata a uno stile di vita passivo. Una camminata di 30 minuti al giorno è un’ottima abitudine per contrastare l’insorgenza di queste malattie.
Prevenie la demenza senile – Vari studi dimostrano che la mancanza di attività fisica può incidere in modo significativo sull’insorgenza dell’Alzheimer. Come le altre attività fisiche regolari, la prevenzione di questa malattia può iniziare da una buona abitudine.
Fare scorta di vitamina D – Passeggiare ogni giorno per 30 minuti significa dedicare almeno mezz’ora all’attività fisica all’aria aperta. Uno dei modi migliori per accumulare in modo naturale una buona scorta di vitamina D e di tutti i benefici che porta con sé.
La passeggiata: uno sport economico e alla portata di tutti
La cosa incredibile del camminare è il suo essere un’attività fisica che non richiede alcuna attrezzatura. Solo un paio di scarpe e vestiti comodi e appropriati per le condizioni meteorologiche. Inoltre, per affrontare una passeggiata di 30 minuti al giorno non è richiesta una preparazione atletica particolare o una forma fisica eccellente. Uno sport ideale per ogni età.
By Prof. Gianni Carleo
Migliora l’umore – Come ogni attività fisica, anche la passeggiata migliora l’umore, grazie al rilascio dell’endorfina e all’abbattimento di livelli di stress e ansia.
Rinforza il cuore – Camminare regolarmente (per almeno mezz’ora al giorno) riduce i rischi di malattie cardiovascolari. È, infatti, un esercizio che abbassa i livelli di colesterolo cattivo, aumentando quelli di colesterolo buono, oltre a mantenere in allenamento il cuore stesso.
Prevenie le malattie – Grazie a studi e statistiche è sempre più chiaro che l’incidenza di molte malattie (anche mortali, come il cancro) è strettamente legata a uno stile di vita passivo. Una camminata di 30 minuti al giorno è un’ottima abitudine per contrastare l’insorgenza di queste malattie.
Prevenie la demenza senile – Vari studi dimostrano che la mancanza di attività fisica può incidere in modo significativo sull’insorgenza dell’Alzheimer. Come le altre attività fisiche regolari, la prevenzione di questa malattia può iniziare da una buona abitudine.
Fare scorta di vitamina D – Passeggiare ogni giorno per 30 minuti significa dedicare almeno mezz’ora all’attività fisica all’aria aperta. Uno dei modi migliori per accumulare in modo naturale una buona scorta di vitamina D e di tutti i benefici che porta con sé.
La passeggiata: uno sport economico e alla portata di tutti
La cosa incredibile del camminare è il suo essere un’attività fisica che non richiede alcuna attrezzatura. Solo un paio di scarpe e vestiti comodi e appropriati per le condizioni meteorologiche. Inoltre, per affrontare una passeggiata di 30 minuti al giorno non è richiesta una preparazione atletica particolare o una forma fisica eccellente. Uno sport ideale per ogni età.
By Prof. Gianni Carleo
domenica 4 giugno 2017
MOVIMENTO, NUOVO FARMACO PER STAR BENE
MOVIMENTO, NUOVO FARMACO PER STAR BENE
C’è un farmaco che opportunamente somministrato cura e previene diverse patologie e diversi tipi di disturbi. Ha delle implicazioni positive sullo stato di salute in genere, aiuta a ritrovare il benessere perduto migliorando la condizione fisica e l’umore; non può sostituirsi a tutti i trattamenti farmacologici, ma risulta un ottimo coadiuvante.
Perchè prescriverlo?
Gli effetti positivi del movimento sulle patologie croniche non trasmissibili sono da tempo documentati dalla più autorevole letteratura scientifica internazionale. Nonostante il consenso unanime sull’utilità sociale e individuale dell’attività fisica, questa rimane tuttavia poco praticata. Esistono problematiche come la resistenza del soggetto a seguire il consiglio di muoversi, a cambiare le proprie abitudini che ostacolano il cambiamento. Ecco perché si rende evidente la necessità di creare le condizioni per passare dal semplice consiglio ad una vera e propria prescrizione del movimento come farmaco, con dosi e orari precisi..
Secondo i più recenti sondaggi gli italiani sono pigri: tocca allora ai medici di famiglia, ai pediatri, ai geriatri prescrivere un po’ di movimento?
Personalmente mi trovo impegnato ogni giorno in azioni di educazione al movimento allo scopo di produrre salute in modo efficace e su larga scala.
Ogni persona matura una propria attitudine al movimento, vale a dire quella abilità di agire nella realtà quotidianamente in funzione dei propri desideri e dei bisogni. Ma nel tempo si ferma e si lascia immobilizzare dalla sedentarietà inaugurando così un lungo periodo di diminuita o scarsa attività fisica.
Il mio primo obiettivo è quello di rompere la sedentarietà, di spingere la gente a diventare più attiva.
Già Ippocrate (460 – 377 a.C.) padre della medicina, aveva intuito l’importanza della rivoluzione del Movimento. La ragione è semplice: il movimento contribuisce a far bruciare ai muscoli zuccheri, grassi e proteine introdotti con l’alimentazione. Una vita fisicamente attiva induce modificazioni e adattamenti che risultano positivi per la funzionalità di organi e apparati. Questi adattamenti rimangono relativamente stabili nel tempo, ovvero, perdurano.
Anche il medico – filosofo Girolamo Mercuriale in seguito, nel 1500, nel suo trattato De arte gymnastica, ribadiva che la ginnastica è fondamentale per preservare la salute e guarire dalle malattie
Con l’esercizio fisico e una dieta adeguata, confermano i dati di ricerche pubblicate, si possono evitare in una percentuale del 70 – 80 % il diabete dell’adulto con la riduzione della glicemia di base, ictus cerebrali, tumori, osteoporosi, malattie cardiovascolari come ipertensione e infarti, metaboliche (abbassano e controllano colesterolo e trigliceridi), si possono recuperare la non autosufficienza dell’anziano e aiutare i pazienti oncologici a ritrovare il benessere psicofisico dopo le cure.
Il movimento è uno stimolatore graduale del metabolismo energetico e anche del sistema nervoso. Attraverso la produzione di adrenalina, è in grado di dare uno scossone all’intero sistema nervoso aiutando così a tenere sotto controllo ansia, depressioni e psicosi varie.
Meno malattie, dunque, e taglio dei costi per il Sistema Sanitario Nazionale.
I benefici?
Un calo dell’indice di massa corporea (BMI = Body Mass Index) oltre che della massa grassa, un miglioramento del tono e trofismo muscolari e dell’equilibrio, una stabilizzazione dei valori della pressione arteriosa, un metabolismo lipidico e glucidico regolare, un miglioramento del profilo psicologico con recupero del buon umore e dell’autostima.
Movimento per stare bene e per guarire più in fretta: potrebbe apparire una banale regola del buon senso e invece ha bisogno di avere una misura scientifica per essere considerato una vera e propria strategia terapeutica.
Perchè prescriverlo?
Gli effetti positivi del movimento sulle patologie croniche non trasmissibili sono da tempo documentati dalla più autorevole letteratura scientifica internazionale. Nonostante il consenso unanime sull’utilità sociale e individuale dell’attività fisica, questa rimane tuttavia poco praticata. Esistono problematiche come la resistenza del soggetto a seguire il consiglio di muoversi, a cambiare le proprie abitudini che ostacolano il cambiamento. Ecco perché si rende evidente la necessità di creare le condizioni per passare dal semplice consiglio ad una vera e propria prescrizione del movimento come farmaco, con dosi e orari precisi..
Secondo i più recenti sondaggi gli italiani sono pigri: tocca allora ai medici di famiglia, ai pediatri, ai geriatri prescrivere un po’ di movimento?
Personalmente mi trovo impegnato ogni giorno in azioni di educazione al movimento allo scopo di produrre salute in modo efficace e su larga scala.
Ogni persona matura una propria attitudine al movimento, vale a dire quella abilità di agire nella realtà quotidianamente in funzione dei propri desideri e dei bisogni. Ma nel tempo si ferma e si lascia immobilizzare dalla sedentarietà inaugurando così un lungo periodo di diminuita o scarsa attività fisica.
Il mio primo obiettivo è quello di rompere la sedentarietà, di spingere la gente a diventare più attiva.
Già Ippocrate (460 – 377 a.C.) padre della medicina, aveva intuito l’importanza della rivoluzione del Movimento. La ragione è semplice: il movimento contribuisce a far bruciare ai muscoli zuccheri, grassi e proteine introdotti con l’alimentazione. Una vita fisicamente attiva induce modificazioni e adattamenti che risultano positivi per la funzionalità di organi e apparati. Questi adattamenti rimangono relativamente stabili nel tempo, ovvero, perdurano.
Anche il medico – filosofo Girolamo Mercuriale in seguito, nel 1500, nel suo trattato De arte gymnastica, ribadiva che la ginnastica è fondamentale per preservare la salute e guarire dalle malattie
Con l’esercizio fisico e una dieta adeguata, confermano i dati di ricerche pubblicate, si possono evitare in una percentuale del 70 – 80 % il diabete dell’adulto con la riduzione della glicemia di base, ictus cerebrali, tumori, osteoporosi, malattie cardiovascolari come ipertensione e infarti, metaboliche (abbassano e controllano colesterolo e trigliceridi), si possono recuperare la non autosufficienza dell’anziano e aiutare i pazienti oncologici a ritrovare il benessere psicofisico dopo le cure.
Il movimento è uno stimolatore graduale del metabolismo energetico e anche del sistema nervoso. Attraverso la produzione di adrenalina, è in grado di dare uno scossone all’intero sistema nervoso aiutando così a tenere sotto controllo ansia, depressioni e psicosi varie.
Meno malattie, dunque, e taglio dei costi per il Sistema Sanitario Nazionale.
I benefici?
Un calo dell’indice di massa corporea (BMI = Body Mass Index) oltre che della massa grassa, un miglioramento del tono e trofismo muscolari e dell’equilibrio, una stabilizzazione dei valori della pressione arteriosa, un metabolismo lipidico e glucidico regolare, un miglioramento del profilo psicologico con recupero del buon umore e dell’autostima.
Movimento per stare bene e per guarire più in fretta: potrebbe apparire una banale regola del buon senso e invece ha bisogno di avere una misura scientifica per essere considerato una vera e propria strategia terapeutica.
Un programma di attività aerobica (cammino, bicicletta, ginnastica o corsa con durata ed intensità tali da portare il ritmo cardiaco al 65 – 85 % della capacità massima per l’età considerata) di moderata intensità, 50 minuti, 3 volte alla settimana insieme ad esercizi di forza e tonificazione con carichi moderati oppure un programma suddiviso in 30 minuti al giorno delle stesse attività, porta a miglioramenti significativi. Per coloro che sono già attivi, sarebbe una buona abitudine alternare lo sport alla semplice attività motoria come passeggiare o salire sempre le scale. Ciò porta alla consapevolezza che impiegare obbligatoriamente un po’ del proprio tempo facendo movimento non è una perdita, ma un guadagno che migliora i parametri di salute e allunga le probabilità di sopravvivenza.
Rimanere attivi nell’arco della giornata è il miglior farmaco che possiamo assumere. Ci si deve assicurare di muoversi spesso. Anche il semplice alzarsi da una posizione seduta quando si è costretti a stare troppo a lungo, ogni 15 minuti per stirarsi e muoversi un po’, contrasta gli effetti negativi causati dalla sedentarietà. In piedi e in movimento il corpo lotta contro la gravità, mentre da seduto la asseconda.
Il movimento non ha alcun effetto collaterale proprio del farmaco se fatto con metodo e controllo; è un toccasana e un orientamento a vivere con sicurezza e fiducia il rapporto con il proprio corpo e la propria salute.
By Prof.Giovanni Carleo🚴⛹️🏂🏌️🎿⛷️
Rimanere attivi nell’arco della giornata è il miglior farmaco che possiamo assumere. Ci si deve assicurare di muoversi spesso. Anche il semplice alzarsi da una posizione seduta quando si è costretti a stare troppo a lungo, ogni 15 minuti per stirarsi e muoversi un po’, contrasta gli effetti negativi causati dalla sedentarietà. In piedi e in movimento il corpo lotta contro la gravità, mentre da seduto la asseconda.
Il movimento non ha alcun effetto collaterale proprio del farmaco se fatto con metodo e controllo; è un toccasana e un orientamento a vivere con sicurezza e fiducia il rapporto con il proprio corpo e la propria salute.
By Prof.Giovanni Carleo🚴⛹️🏂🏌️🎿⛷️
martedì 16 maggio 2017
SCIENZE MOTORIE
A chi fa sport, servono davvero gli integratori alimentari? Prof.Giovanni Carleo
Sommario
Chi pratica
sport, anche a livello amatoriale, di solito è più attento all’alimentazione e
assume spesso integratori nutrizionali di vario tipo nella convinzione di
migliorare le proprie performance sportive o mantenersi più in forma.
Nel vasto settore degli integratori alimentari (in Italia il giro di affari nel 2012 è stato di circa 1,9 miliardi di euro l’anno) una larga fetta è occupata proprio dagli integratori sportivi, principalmente “energetici”, a base di aminoacidi (proteine), vitamine e sali minerali. Questi prodotti sono venduti liberamente in farmacie, erboristerie, negozi sportivi e su internet e sono soggetti a una pubblicità spesso ingannevole che collega direttamente il loro impiego alla possibilità di ottenere massimi risultati nello sport. Ma il ricorso agli integratori alimentari è spesso superfluo e, se fatto senza controllo e prescrizione medica, anche potenzialmente dannoso per la salute.
Sport agonistico e integratori
Negli sport a livello agonistico gli integratori possono essere prescritti dai medici dello sport o dai nutrizionisti come supplementi che, accanto a un’ equilibrata alimentazione , possono contribuire al raggiungimento dello stato nutrizionale ottimale. Parliamo però di sportivi professionisti, quelli che, per intenderci, fanno 4-5 partite di calcio alla settimana o partecipano a gare ciclistiche che li impegnano anche per 3-4 ore di seguito. Simili prestazioni atletiche comportano un elevato lavoro muscolare, sudorazione intensa e un consumo energetico che può essere anche doppio rispetto alle giornate in cui l’atleta non pratica sport.
La perdita di sali minerali, vitamine e proteine, può richiedere in questi casi un’integrazione di nutrienti, dato che non è sempre possibile aumentare la quantità di specifici nutrienti con l’alimentazione . Sarà comunque il medico dello sport o il nutrizionista, in base alle caratteristiche dell’atleta e dello sport praticato, a decidere quale integratore somministrare, la quantità e la durata dell’assunzione stessa.
L’integrazione nello sport amatoriale: moda o necessità?
Gli sportivi amatoriali, quelli che partecipano ad esempio a partite (come calcio, basket, tennis, ecc.) o praticano sport individuali (come nuoto, palestra, ciclismo, ecc.), per una durata di circa 1 o 2 ore, da 2 a 4 volte alla settimana, anche con un buon impegno fisico ma non professionale, non hanno necessità di utilizzare integratori per via della loro attività sportiva, salvo diversa prescrizione medica.
Di solito, un’alimentazione equilibrata in carboidrati (zuccheri), proteine , grassi , vitamine e minerali e proporzionata in calorie per fornire il giusto bilancio energetico , riesce a garantire allo sportivo amatoriale un corpo forte e robusto , un corretto stato di salute psicofisico e buone performance sportive.
Se non hai modo e tempo di calcolare l’apporto energetico e nutrizionale dei tuoi pasti, puoi utilizzare il nostro strumento gratuito dei Menu Personalizzati : inserendo i tuoi dati, saprai, subito e gratuitamente, quante calorie dovresti assumere ogni giorno e riceverai via e-mail 8 menu (2 per stagione) composti da 5 pasti giornalieri, bilanciati in macronutrienti e calibrati per le calorie che devi assumere normalmente . Segui i menu tutti i giorni, ricordandoti di aumentare l’apporto calorico nelle giornate in cui fai sport. Per scoprire quante calorie consumi con la tua attività fisica, consulta la tabella che trovi in questo articolo .
Se si segue una corretta alimentazione , assumere integratori non aiuta, come al contrario si pensa, a ottimizzare gli effetti dell’allenamento o a migliorare le prestazioni sportive; anzi, i supplementi, se assunti in eccesso o quando non ve ne sia una reale necessità, possono avere effetti negativi per la salute oltre che per la stessa performance fisica.
Integratori di vitamine e minerali
Vitamine e minerali sono micronutrienti fondamentali, soprattutto per chi pratica sport, ma è anche vero che un eventuale surplus vitaminico-minerale raggiunto con il ricorso ad integratori (difficilmente lo si ottiene naturalmente) viene eliminato con le urine (è quindi superfluo) oppure è trattenuto nei tessuti con possibili effetti negativi quali vomito, diarrea, cefalea e perdita di peso. In particolare, sintomi di tossicità acuta si verificano quando si introducono quantitativi di vitamina A superiori alle capacità di stoccaggio del fegato (ipervitaminosi). La SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) informa che chi assume integratori di vitamina A non dovrebbe superare dosi singole di 120 mg e dosi prolungate nel tempo di 9 mg/die nell’uomo e 7,5 mg/die nella donna.
È importante però anche evitare possibili carenze di vitamine (avitaminosi), soprattutto di quelle del gruppo B. Le vitamine del gruppo B , in particolare la B1 e la B12, sono indispensabili per la trasformazione di proteine, grassi e carboidrati in energia, e, secondo alcuni studi sono direttamente collegate al mantenimento delle prestazioni sportive . È quindi importante, per tutti ma ancora di più per lo sportivo, assumere settimanalmente alimenti ricchi di vitamine del gruppo B come carne, pesce, uova, latte e derivati come il Grana Padano DOP, frutta e verdura.
Importantissime sono anche le vitamine A, C ed E, e minerali, come lo zinco e il selenio, che svolgono una potente azione antiossidante contro i radicali liberi, sostanze dannose per l’organismo che vengono liberate durante la
Nel vasto settore degli integratori alimentari (in Italia il giro di affari nel 2012 è stato di circa 1,9 miliardi di euro l’anno) una larga fetta è occupata proprio dagli integratori sportivi, principalmente “energetici”, a base di aminoacidi (proteine), vitamine e sali minerali. Questi prodotti sono venduti liberamente in farmacie, erboristerie, negozi sportivi e su internet e sono soggetti a una pubblicità spesso ingannevole che collega direttamente il loro impiego alla possibilità di ottenere massimi risultati nello sport. Ma il ricorso agli integratori alimentari è spesso superfluo e, se fatto senza controllo e prescrizione medica, anche potenzialmente dannoso per la salute.
Sport agonistico e integratori
Negli sport a livello agonistico gli integratori possono essere prescritti dai medici dello sport o dai nutrizionisti come supplementi che, accanto a un’ equilibrata alimentazione , possono contribuire al raggiungimento dello stato nutrizionale ottimale. Parliamo però di sportivi professionisti, quelli che, per intenderci, fanno 4-5 partite di calcio alla settimana o partecipano a gare ciclistiche che li impegnano anche per 3-4 ore di seguito. Simili prestazioni atletiche comportano un elevato lavoro muscolare, sudorazione intensa e un consumo energetico che può essere anche doppio rispetto alle giornate in cui l’atleta non pratica sport.
La perdita di sali minerali, vitamine e proteine, può richiedere in questi casi un’integrazione di nutrienti, dato che non è sempre possibile aumentare la quantità di specifici nutrienti con l’alimentazione . Sarà comunque il medico dello sport o il nutrizionista, in base alle caratteristiche dell’atleta e dello sport praticato, a decidere quale integratore somministrare, la quantità e la durata dell’assunzione stessa.
L’integrazione nello sport amatoriale: moda o necessità?
Gli sportivi amatoriali, quelli che partecipano ad esempio a partite (come calcio, basket, tennis, ecc.) o praticano sport individuali (come nuoto, palestra, ciclismo, ecc.), per una durata di circa 1 o 2 ore, da 2 a 4 volte alla settimana, anche con un buon impegno fisico ma non professionale, non hanno necessità di utilizzare integratori per via della loro attività sportiva, salvo diversa prescrizione medica.
Di solito, un’alimentazione equilibrata in carboidrati (zuccheri), proteine , grassi , vitamine e minerali e proporzionata in calorie per fornire il giusto bilancio energetico , riesce a garantire allo sportivo amatoriale un corpo forte e robusto , un corretto stato di salute psicofisico e buone performance sportive.
Se non hai modo e tempo di calcolare l’apporto energetico e nutrizionale dei tuoi pasti, puoi utilizzare il nostro strumento gratuito dei Menu Personalizzati : inserendo i tuoi dati, saprai, subito e gratuitamente, quante calorie dovresti assumere ogni giorno e riceverai via e-mail 8 menu (2 per stagione) composti da 5 pasti giornalieri, bilanciati in macronutrienti e calibrati per le calorie che devi assumere normalmente . Segui i menu tutti i giorni, ricordandoti di aumentare l’apporto calorico nelle giornate in cui fai sport. Per scoprire quante calorie consumi con la tua attività fisica, consulta la tabella che trovi in questo articolo .
Se si segue una corretta alimentazione , assumere integratori non aiuta, come al contrario si pensa, a ottimizzare gli effetti dell’allenamento o a migliorare le prestazioni sportive; anzi, i supplementi, se assunti in eccesso o quando non ve ne sia una reale necessità, possono avere effetti negativi per la salute oltre che per la stessa performance fisica.
Integratori di vitamine e minerali
Vitamine e minerali sono micronutrienti fondamentali, soprattutto per chi pratica sport, ma è anche vero che un eventuale surplus vitaminico-minerale raggiunto con il ricorso ad integratori (difficilmente lo si ottiene naturalmente) viene eliminato con le urine (è quindi superfluo) oppure è trattenuto nei tessuti con possibili effetti negativi quali vomito, diarrea, cefalea e perdita di peso. In particolare, sintomi di tossicità acuta si verificano quando si introducono quantitativi di vitamina A superiori alle capacità di stoccaggio del fegato (ipervitaminosi). La SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) informa che chi assume integratori di vitamina A non dovrebbe superare dosi singole di 120 mg e dosi prolungate nel tempo di 9 mg/die nell’uomo e 7,5 mg/die nella donna.
È importante però anche evitare possibili carenze di vitamine (avitaminosi), soprattutto di quelle del gruppo B. Le vitamine del gruppo B , in particolare la B1 e la B12, sono indispensabili per la trasformazione di proteine, grassi e carboidrati in energia, e, secondo alcuni studi sono direttamente collegate al mantenimento delle prestazioni sportive . È quindi importante, per tutti ma ancora di più per lo sportivo, assumere settimanalmente alimenti ricchi di vitamine del gruppo B come carne, pesce, uova, latte e derivati come il Grana Padano DOP, frutta e verdura.
Importantissime sono anche le vitamine A, C ed E, e minerali, come lo zinco e il selenio, che svolgono una potente azione antiossidante contro i radicali liberi, sostanze dannose per l’organismo che vengono liberate durante la
. Uno
sportivo produce più radicali liberi in quanto “brucia” più energia del normale
e di conseguenza ha bisogno di un maggiore
apporto di antiossidanti e nutrienti protettivi.
Per sapere se assumi una buona quantità di antiossidanti fai il test : otterrai, subito e gratuitamente, un punteggio che ti dirà se la tua alimentazione e il tuo stile di vita sono corretti per il tuo organismo. Compilando il test riceverai inoltre , via e-mail, 8 guide (2 per stagione) con l’elenco degli alimenti che sono più ricchi di antiossidanti in quel periodo e tante indicazioni gustose su come cucinarli per non disperdere le loro proprietà.
Le proteine non fanno crescere i muscoli
Molti sportivi utilizzano in alcuni casi integratori di aminoacidi (proteine) e/o seguono diete iperproteiche perché credono che così facendo possono aumentare la propria massa muscolare, quindi la propria forza.
In realtà le proteine sono in grado di riparare le strutture muscolari danneggiate (funzione plastica o strutturale) ma non possono far crescere il volume, la quantità e la forza dei muscoli di un individuo adulto. Tali aspetti possono essere incrementati prima dei 40-50 anni solo con l’attività fisica, mentre un’alimentazione sufficientemente ricca di proteine riesce piuttosto a contrastare la sarcopenia, ossia la progressiva perdita di massa muscolare che di solito ha luogo nelle persone dopo i 50 anni di età.
È comunque vero che uno sportivo ha bisogno di più proteine rispetto a un uomo sedentario, soprattutto se lo sport praticato è di alta intensità, come mostra la tabella che segue:
Per sapere se assumi una buona quantità di antiossidanti fai il test : otterrai, subito e gratuitamente, un punteggio che ti dirà se la tua alimentazione e il tuo stile di vita sono corretti per il tuo organismo. Compilando il test riceverai inoltre , via e-mail, 8 guide (2 per stagione) con l’elenco degli alimenti che sono più ricchi di antiossidanti in quel periodo e tante indicazioni gustose su come cucinarli per non disperdere le loro proprietà.
Le proteine non fanno crescere i muscoli
Molti sportivi utilizzano in alcuni casi integratori di aminoacidi (proteine) e/o seguono diete iperproteiche perché credono che così facendo possono aumentare la propria massa muscolare, quindi la propria forza.
In realtà le proteine sono in grado di riparare le strutture muscolari danneggiate (funzione plastica o strutturale) ma non possono far crescere il volume, la quantità e la forza dei muscoli di un individuo adulto. Tali aspetti possono essere incrementati prima dei 40-50 anni solo con l’attività fisica, mentre un’alimentazione sufficientemente ricca di proteine riesce piuttosto a contrastare la sarcopenia, ossia la progressiva perdita di massa muscolare che di solito ha luogo nelle persone dopo i 50 anni di età.
È comunque vero che uno sportivo ha bisogno di più proteine rispetto a un uomo sedentario, soprattutto se lo sport praticato è di alta intensità, come mostra la tabella che segue:
Di
conseguenza, uno sportivo, oltre ad assumere una dose di carboidrati che
costituiscono la principale fonte energetica per i muscoli (sia di immediato
utilizzo sia di riserva, sotto forma di glicogeno) e di grassi, altra fonte
energetica importante, è necessario che mangi un sufficiente quantitativo di
proteine (catene di aminoacidi), soprattutto di alto valore biologico. Le
proteine ad alto valore biologico sono dette essenziali perché si possono
assumere solo dagli alimenti di origine animale come carne, uova, pesce, latte
e Grana Padano DOP che ne è un concentrato, quest’ultimo ricco di aminoacidi
ramificati: valina, isoleucina e leucina. In particolare in 100 g di Grana
Padano DOP sono contenute 33 g di proteine, in gran parte di alto valore biologico,
di cui il 22% circa degli aminoacidi liberi sono costituiti da aminoacidi
ramificati. Questi aminoacidi vengono captati direttamente dai muscoli dove
possono essere utilizzati per riparare le struttura proteiche danneggiate o per
scopi energetici. Con la loro azione sono anche in grado di contrastare la
produzione di acido lattico.
Tuttavia, dosi eccessive di proteine, assunte con l’alimentazione o con integratori, possono comportare diversi rischi per la salute , soprattutto a scapito dei reni e delle ossa. Si consiglia quindi si rispettare le quantità di proteine consigliate nella tabella riportata sopra.
La dieta dello sportivo:
Tuttavia, dosi eccessive di proteine, assunte con l’alimentazione o con integratori, possono comportare diversi rischi per la salute , soprattutto a scapito dei reni e delle ossa. Si consiglia quindi si rispettare le quantità di proteine consigliate nella tabella riportata sopra.
La dieta dello sportivo:
- Assumi ogni giorno 4-5 porzioni di
alimenti come pasta, riso, pane, patate o castagne : offrono una
buona dose di carboidrati e nella versione integrale apportano molta fibra .
- Mangia 1-2 porzioni al giorno
di alimenti proteici a scelta tra pesce (almeno 3 volte a
settimana), carne (massimo 3-4 volte alla settimana), uova (non
più di 1-2 volte alla settimana) e formaggi stagionati come il Grana
Padano DOP (circa 2 volte a settimana), che, essendo un concentrato di
latte, offre proteine di ottima qualità, tanto calcio, vitamine del gruppo
B come la B12, oltre che antiossidanti come vitamina A, zinco e selenio.
- Mangia quotidianamente 2
porzioni di verdura (cruda e cotta) e 3 frutti di
stagione, variandone il più possibile i colori (bianco, verde,
giallo/arancio, viola/blu ecc.): i prodotti ortofrutticoli sono ricchi si
vitamine e minerali e ad ogni colore corrispondono diversi tipi di
antiossidanti.
- Come condimento preferisci i
grassi di origine vegetale, con particolare riguardo per l’olio
extravergine di oliva , ricco di importanti antiossidanti come
vitamina E e polifenoli. Ricorda che i grassi sono già contenuti nei
prodotti animali, anche in quelli magri.
martedì 9 maggio 2017
Da più di dieci anni numerosi studiosi e ricercatori impegnati nel campo della scuola primaria sostengono la tesi che l’attività motoria scolastica è, o deve comunque divenire, il nuovo filo conduttore da adottare per conseguire risultati positivi nell’ambito della prevenzione al rischio di patologie cardiovascolari e metaboliche, e nell’attivazione dei processi cognitivi fondamentali per qualsiasi tipo di apprendimento.
Nel 2006 è stata avviata una ricerca che ha portato ad evidenziare l’importanza dell’attività motoria scolastica nell’ottimizzare il comportamento e l’attenzione degli alunni durante le lezioni di didattica. Quattro anni più tardi, studi condotti da Chaddock ed altri ricercatori hanno documentato come l’esercizio fisico abbia un’influenza diretta sul corpo striato (nucleo della base deputato alla pianificazione e alla modulazione dei movimenti, ma anche implicato in una varietà di processi cognitivi che coinvolgono la funzione esecutiva), aumentandone dimensioni e funzionalità, oltre ad avere un effetto positivo sull’incremento dei livelli di dopamina nel sistema nervoso centrale.
Tali conoscenze hanno permesso di analizzare più approfonditamente il ruolo dell’esercizio fisico sul sistema nervoso, rivelando come bambini che eseguono assiduamente attività di tipo aerobico riescano ad incrementare il volume dell’ippocampo, ottenendo di conseguenza performance più elevate a livello delle funzioni esecutive del cervello (in primis attenzione e controllo cognitivo). Inoltre, recenti studi hanno dimostrato come il fitness aerobico acceleri sostanzialmente lo sviluppo della guaina mielinica che ricopre gli assoni, aumentando notevolmente i livelli di trasmissione delle informazioni interneurali e agevolando la facilitazione dei potenziali di azione. Ne consegue
un miglioramento trasversale di tutta la funzionalità cognitiva del sistema nervoso, soprattutto per quello che concerne le fasi di attivazione e presa di decisione.
Diviene quindi essenziale approfondire le conoscenze nel campo dell’attività motoria. La ricerca può fungere da fulcro attorno al quale costruire percorsi educativo-formativi adeguati e funzionali, per riportare il movimento all’interno del processo di crescita del bambino, assodando il ruolo fondamentale che lo stesso ricopre nello sviluppo delle funzioni cognitive. A questo va aggiunta anche l’indubbia funzione dell’attività motoria nella prevenzione e nella lotta all’obesità giovanile, che negli ultimi anni sta divenendo una condizione radicata soprattutto nelle società industrializzate, con un’incidenza epidemiologica troppo tangibile per essere trascurata.
A tal proposito, numerosi studi confermano che l’indice di massa corporea (Body Mass Index) rimane relativamente costante nel tempo, soprattutto in quei soggetti che svolgono attività fisica con regolarità. Inoltre, è stato dimostrato che soggetti con una buona capacità aerobica ottengono risultati curricolari migliori, soprattutto nella matematica e nella lettura, rispetto ad una popolazione sedentaria. By Prof.Giovanni Carleo
Tali conoscenze hanno permesso di analizzare più approfonditamente il ruolo dell’esercizio fisico sul sistema nervoso, rivelando come bambini che eseguono assiduamente attività di tipo aerobico riescano ad incrementare il volume dell’ippocampo, ottenendo di conseguenza performance più elevate a livello delle funzioni esecutive del cervello (in primis attenzione e controllo cognitivo). Inoltre, recenti studi hanno dimostrato come il fitness aerobico acceleri sostanzialmente lo sviluppo della guaina mielinica che ricopre gli assoni, aumentando notevolmente i livelli di trasmissione delle informazioni interneurali e agevolando la facilitazione dei potenziali di azione. Ne consegue
un miglioramento trasversale di tutta la funzionalità cognitiva del sistema nervoso, soprattutto per quello che concerne le fasi di attivazione e presa di decisione.
Diviene quindi essenziale approfondire le conoscenze nel campo dell’attività motoria. La ricerca può fungere da fulcro attorno al quale costruire percorsi educativo-formativi adeguati e funzionali, per riportare il movimento all’interno del processo di crescita del bambino, assodando il ruolo fondamentale che lo stesso ricopre nello sviluppo delle funzioni cognitive. A questo va aggiunta anche l’indubbia funzione dell’attività motoria nella prevenzione e nella lotta all’obesità giovanile, che negli ultimi anni sta divenendo una condizione radicata soprattutto nelle società industrializzate, con un’incidenza epidemiologica troppo tangibile per essere trascurata.
A tal proposito, numerosi studi confermano che l’indice di massa corporea (Body Mass Index) rimane relativamente costante nel tempo, soprattutto in quei soggetti che svolgono attività fisica con regolarità. Inoltre, è stato dimostrato che soggetti con una buona capacità aerobica ottengono risultati curricolari migliori, soprattutto nella matematica e nella lettura, rispetto ad una popolazione sedentaria. By Prof.Giovanni Carleo
lunedì 1 maggio 2017
CAMMINARE#SALUTE#BENESSERE
E’ uno dei migliori esercizi per il nostro organismo, è molto semplice e non si ha bisogno di attrezzatura: camminare fa bene alla salute, ci fa perdere peso e migliora l’umore. Il grasso, distribuito su tutte le aree del corpo, si accumula più abbondantemente in alcune zone come la pancia.
Non è possibile bruciare il grasso di una sola area, ed è per questo che per ridurre il girovita bisogna bruciare il grasso in tutto il corpo. Camminare è utile proprio per questa ragione: è un esercizio completo che favorisce la combustione del grasso.
Camminare dai 30 ai 60 minuti a una velocità che possa portare il ritmo cardiaco ad un 60-70% della sua capacità brucia l’85% delle calorie sotto forma di grassi.
Camminare a passo moderato per 30-60 minuti non solo brucia il grasso, ma favorisce lo sviluppo dei muscoli portando all’aumento del metabolismo.
La formula è semplice: peso x distanza percorsa = energia spesa. Il tempo non è importante come la distanza, ma se si cammina più velocemente si bruciano più calorie.
Se si va a passo lento (circa 4 km/h), si bruciano 300 calorie ogni ora. Ma aumentando la velocità a 6 km/h è possibile bruciarne 360, mentre a 8 km/h se ne bruciano tra 400 e 500. In poche parole, se stai cominciando a camminare, è meglio aumentare la distanza percorsa piuttosto che aumentare la velocità.
Per bruciare calorie bisogna camminare distanze lunghe: si migliora la massa muscolare (sopratutto delle gambe).
BASTANO SOLI 30 MINUTI AL GIORNO DI CAMMINATA PER DARE AL TUO CORPO IL BENESSERE TOTALE DI CUI HA BISOGNO. CUORE, RENI, OSSA E NON SOLO. SCOPRI TUTTI I BENEFICI.
La salute è qualcosa di importante che non va assolutamente trascurata. Possiamo prenderci cura di noi in vari modi uno di questi è proprio attraverso la camminata giornaliera!
Potrà sembrarvi strano ma essa è in grado di allungare la vita e donare benefici a tutto i corpo. Non è cosa da poco poter ritagliare anche solo 30 minuti al giorno per fare una camminata a passo deciso. Oltre che a mantenerci in forma senza ingrassare, potrà giovare al sistema cardiovascolare, a prevenire il diabete, ad aumentare le difese immunitarie, ad allentare lo stress, rinforzare i muscoli e tanto altro ancora.
Potrà sembrarvi strano ma essa è in grado di allungare la vita e donare benefici a tutto i corpo. Non è cosa da poco poter ritagliare anche solo 30 minuti al giorno per fare una camminata a passo deciso. Oltre che a mantenerci in forma senza ingrassare, potrà giovare al sistema cardiovascolare, a prevenire il diabete, ad aumentare le difese immunitarie, ad allentare lo stress, rinforzare i muscoli e tanto altro ancora.
CAMMINARE: ECCO I BENEFICI
1. Allunga la vita
Questo perché la sedentarietà annulla e spegne lentamente l’uomo debilitando lentamente muscoli e arti. Se manteniamo sempre in allenamento il nostro corpo possiamo allontanare lo spettro di alcune malattie. Questo ci permetterà anche di vivere meglio!
Questo perché la sedentarietà annulla e spegne lentamente l’uomo debilitando lentamente muscoli e arti. Se manteniamo sempre in allenamento il nostro corpo possiamo allontanare lo spettro di alcune malattie. Questo ci permetterà anche di vivere meglio!
2. Previene l’osteoporosi
Proprio per riallacciarci a ciò che stavamo dicendo prima, la vita sedentaria è nemica, soprattutto se c’è lo spettro dell’osteoporosi. Se si cammina ogni giorno possiamo stimolate e rafforzate le ossa, aumentandone la densità. Così facendo riusciamo a prevenire malattie come l’artrite e modifichiamo il decorso della malattia. Se conducessimo una vita prima di attività fisica le nostre ossa verrebbero divorate dall’osteoporosi.
Proprio per riallacciarci a ciò che stavamo dicendo prima, la vita sedentaria è nemica, soprattutto se c’è lo spettro dell’osteoporosi. Se si cammina ogni giorno possiamo stimolate e rafforzate le ossa, aumentandone la densità. Così facendo riusciamo a prevenire malattie come l’artrite e modifichiamo il decorso della malattia. Se conducessimo una vita prima di attività fisica le nostre ossa verrebbero divorate dall’osteoporosi.
3. Riduce il rischio di cancro
Passeggiare ogni giorni per almeno 30 minuti è davvero un toccasana e aiuta a prevenire l’insorgenza del cancro al seno. E’ stato dimostrato che le donne che praticano questa attività hanno circa il 15% di probabilità in meno di ammalarsi. Si è visto che la camminata scoraggia anche la formazione di cancro al colon e all’utero.
Passeggiare ogni giorni per almeno 30 minuti è davvero un toccasana e aiuta a prevenire l’insorgenza del cancro al seno. E’ stato dimostrato che le donne che praticano questa attività hanno circa il 15% di probabilità in meno di ammalarsi. Si è visto che la camminata scoraggia anche la formazione di cancro al colon e all’utero.
4. Rinforza il cuore e previene le malattie cardiache
Ebbene sì. La camminata allunga davvero la vita e come possiamo vedere, ci dona un cuore più forte e meno rischi.
Bastano anche solo 30 minuti al giorno per riduce drasticamente il rischio di malattie cardiache fino al 27%. Inoltre possiamo mantenere sotto controllo la pressione sanguigna senza che vi siano sbalzi, favorisce la riduzione del colesterolo e aiuta mantenere il diabete su livelli stabili.
Ebbene sì. La camminata allunga davvero la vita e come possiamo vedere, ci dona un cuore più forte e meno rischi.
Bastano anche solo 30 minuti al giorno per riduce drasticamente il rischio di malattie cardiache fino al 27%. Inoltre possiamo mantenere sotto controllo la pressione sanguigna senza che vi siano sbalzi, favorisce la riduzione del colesterolo e aiuta mantenere il diabete su livelli stabili.
5. Tonifica e sgonfia gambe e glutei
Camminare ogni giorno ci permette di mantenere anche una forma fisica invidiabile, tonifica il corpo soprattutto le gambe e i glutei (essendo maggiormente sotto esercizio). A chi non piace un corpo tonico e rassodato? Ebbene, la camminata è quello che fa per voi, soprattutto se non siete abituati all’esercizio fisico.
Camminare ogni giorno ci permette di mantenere anche una forma fisica invidiabile, tonifica il corpo soprattutto le gambe e i glutei (essendo maggiormente sotto esercizio). A chi non piace un corpo tonico e rassodato? Ebbene, la camminata è quello che fa per voi, soprattutto se non siete abituati all’esercizio fisico.
6. Allontana lo stress e la depressione
Prendersi mezz’ora di pausa può far bene anche alla psiche. Se siamo stressati e ci sentiamo giù di morale la camminata può aiutarci a ristabilire un naturale equilibrio psico-fisico. Questo tipo di attività fisica è una buona terapia per combattere la depressione ed allentare la tensione. Dopo 30 minuti, vedrete che vi sentirete rinate e ritroverete un senso di pace e tranquillità. Prativare questo tipo di attività ogni giorni può risultare davvero terapeutico.
By Gianni Carleo
Prendersi mezz’ora di pausa può far bene anche alla psiche. Se siamo stressati e ci sentiamo giù di morale la camminata può aiutarci a ristabilire un naturale equilibrio psico-fisico. Questo tipo di attività fisica è una buona terapia per combattere la depressione ed allentare la tensione. Dopo 30 minuti, vedrete che vi sentirete rinate e ritroverete un senso di pace e tranquillità. Prativare questo tipo di attività ogni giorni può risultare davvero terapeutico.
By Gianni Carleo
lunedì 2 gennaio 2017
Siamo esseri fatti per muoverci.
Siamo esseri fatti per muoverci.
Il nostro organismo non è evoluto per rimanere inattivo, il movimento gli è connaturato.
Fin dalle epoche più lontane e in ogni luogo della Terra, l’uomo ha attribuito all’attività fisica un notevole spazio nella sua vita e in quella della collettività. Pur in forme varie e con finalità diverse, l’uomo ha dedicato buona parte del proprio tempo all’attività motoria. Dall’addestramento militare ai tornei e ai giochi, dalle danze alle competizioni sportive, dalle terme alla palestra, il movimento ha giocato un ruolo essenziale nella nostra vita fisica.
La fatica muscolare, che ha caratterizzato le esistenze dei nostri antenati e da cui noi moderni siamo stati sollevati, era al centro di instabili equilibri fisiologici, di raffinati adattamenti ormonali e garantiva la salute.
Fin dalle epoche più lontane e in ogni luogo della Terra, l’uomo ha attribuito all’attività fisica un notevole spazio nella sua vita e in quella della collettività. Pur in forme varie e con finalità diverse, l’uomo ha dedicato buona parte del proprio tempo all’attività motoria. Dall’addestramento militare ai tornei e ai giochi, dalle danze alle competizioni sportive, dalle terme alla palestra, il movimento ha giocato un ruolo essenziale nella nostra vita fisica.
La fatica muscolare, che ha caratterizzato le esistenze dei nostri antenati e da cui noi moderni siamo stati sollevati, era al centro di instabili equilibri fisiologici, di raffinati adattamenti ormonali e garantiva la salute.
Dovunque l’attività motoria della popolazione è diminuita seguendo i grandi cambiamenti del lavoro e dell’organizzazione urbanistica. Lo sviluppo dell’automazione negli ambiti lavorativi e domestici, la predominanza del trasporto motorizzato e la riduzione degli spazi liberi e della sicurezza hanno reso più difficili i comportamenti motori attivi.
Alla sedentarietà, prima ancora che all’abbondanza dell’offerta alimentare e al consumo, si deve l’insorgenza di patologie importanti e l’aumento spropositato dell’obesità.
Appartengono solo ai tempi moderni la consapevolezza e la veridicità scientifica che l’attività fisica, praticata in modo regolare, favorisce la funzionalità degli apparati, dei sistemi e dei singoli organi del nostro corpo, incide sulla qualità della vita, sullo stato di salute, sul benessere psicofisico della persona.
Molti studi clinici concordano nel spiegare che l’attività fisica muove quelle risorse biologiche e fisiche che rafforzano il sistema immunitario e tengono a distanza molte malattie.
Nonostante il movimento abbia una parte fondamentale nel mantenimento di una condizione di salute ottimale, i livelli minimi di attività sono ancora oggi ben lontani dall’essere presi in considerazione, praticati e dal divenire un elemento peculiare dello stile di vita personale.
Ai fini della prevenzione, inoltre, gli aspetti più significativi dell’esercizio motorio dovrebbero essere la continuità e la regolarità. Oggi, il focus sull’attività fisica è motivato dal progressivo aumento della sedentarietà tipico degli stili di vita delle società tecnologicamente avanzate in forte sviluppo, dove lo sforzo fisico e il movimento sono sempre più contenuti.
Nonostante il movimento abbia una parte fondamentale nel mantenimento di una condizione di salute ottimale, i livelli minimi di attività sono ancora oggi ben lontani dall’essere presi in considerazione, praticati e dal divenire un elemento peculiare dello stile di vita personale.
Ai fini della prevenzione, inoltre, gli aspetti più significativi dell’esercizio motorio dovrebbero essere la continuità e la regolarità. Oggi, il focus sull’attività fisica è motivato dal progressivo aumento della sedentarietà tipico degli stili di vita delle società tecnologicamente avanzate in forte sviluppo, dove lo sforzo fisico e il movimento sono sempre più contenuti.
Muoversi non va inteso necessariamente con la pratica di uno sport: un’attività moderata come il cammino, costantemente ripetuta, alla portata di tutti, può corrispondere a questa esigenza di movimento.
Camminare, ad esempio, meglio se giornalmente, si concilia con le esigenze quotidiane di ciascuna persona: praticabile in ogni spazio e ambiente, economica, facile, è un’attività per tutti.
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