martedì 16 maggio 2017

SCIENZE MOTORIE

A chi fa sport, servono davvero gli integratori alimentari?                        Prof.Giovanni  Carleo

Sommario
  1. produzione di energia
Chi pratica sport, anche a livello amatoriale, di solito è più attento all’alimentazione e assume spesso integratori nutrizionali di vario tipo nella convinzione di migliorare le proprie performance sportive o mantenersi più in forma.
Nel vasto settore degli integratori alimentari (in Italia il giro di affari nel 2012 è stato di circa 1,9 miliardi di euro l’anno) una larga fetta è occupata proprio dagli integratori sportivi, principalmente “energetici”, a base di aminoacidi (proteine), vitamine e sali minerali. Questi prodotti sono venduti liberamente in farmacie, erboristerie, negozi sportivi e su internet e sono soggetti a una pubblicità spesso ingannevole che collega direttamente il loro impiego alla possibilità di ottenere massimi risultati nello sport. Ma il ricorso agli integratori alimentari è spesso superfluo e, se fatto senza controllo e prescrizione medica, anche potenzialmente dannoso per la salute.

Sport agonistico e integratori
Negli sport a livello agonistico gli integratori possono essere prescritti dai medici dello sport o dai nutrizionisti come supplementi che, accanto a un’
equilibrata alimentazione , possono contribuire al raggiungimento dello stato nutrizionale ottimale. Parliamo però di sportivi professionisti, quelli che, per intenderci, fanno 4-5 partite di calcio alla settimana o partecipano a gare ciclistiche che li impegnano anche per 3-4 ore di seguito. Simili prestazioni atletiche comportano un elevato lavoro muscolare, sudorazione intensa e un consumo  energetico che può essere anche doppio rispetto alle giornate in cui l’atleta non pratica sport.
La perdita di sali minerali, vitamine e proteine, può richiedere in questi casi un’integrazione di nutrienti, dato che non è sempre possibile aumentare la quantità di specifici nutrienti con l’alimentazione . Sarà comunque il medico dello sport o il nutrizionista, in base alle caratteristiche dell’atleta e dello sport praticato, a decidere quale integratore somministrare, la quantità e la durata dell’assunzione stessa.

L’integrazione nello sport amatoriale: moda o necessità?
Gli sportivi amatoriali, quelli che partecipano ad esempio a partite (come calcio, basket, tennis, ecc.) o praticano sport individuali (come nuoto, palestra, ciclismo, ecc.), per una durata di circa 1 o 2 ore, da 2 a 4 volte alla settimana, anche con un buon impegno fisico ma non professionale, non hanno necessità di utilizzare integratori per via della loro attività sportiva, salvo diversa prescrizione medica.
Di solito, un’alimentazione equilibrata in
carboidrati (zuccheri), proteine , grassi , vitamine e minerali e proporzionata in calorie per fornire il giusto bilancio energetico , riesce a garantire allo sportivo amatoriale un corpo forte e robusto , un corretto stato di salute psicofisico e buone performance sportive.
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Se si segue una
corretta alimentazione , assumere integratori non aiuta, come al contrario si pensa, a ottimizzare gli effetti dell’allenamento o a migliorare le prestazioni sportive; anzi, i supplementi, se assunti in eccesso o quando non ve ne sia una reale necessità, possono avere effetti negativi per la salute oltre che per la stessa performance fisica.

Integratori di vitamine e minerali
Vitamine e minerali sono micronutrienti fondamentali, soprattutto per chi pratica sport, ma è anche vero che un eventuale surplus vitaminico-minerale raggiunto con il ricorso ad integratori (difficilmente lo si ottiene naturalmente) viene eliminato con le urine (è quindi superfluo) oppure è trattenuto nei tessuti con possibili effetti negativi quali vomito, diarrea, cefalea e perdita di peso. In particolare, sintomi di tossicità acuta si verificano quando si introducono quantitativi di vitamina A superiori alle capacità di stoccaggio del fegato (ipervitaminosi). La SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) informa che chi assume integratori di vitamina A non dovrebbe superare dosi singole di 120 mg e dosi prolungate nel tempo di 9 mg/die nell’uomo e 7,5 mg/die nella donna.
È importante però anche evitare possibili carenze di vitamine (avitaminosi), soprattutto di quelle del gruppo B. Le vitamine del gruppo B , in particolare la B1 e la B12, sono indispensabili per la trasformazione di proteine, grassi e carboidrati in energia, e, secondo alcuni studi sono direttamente collegate al mantenimento delle prestazioni sportive . È quindi importante, per tutti ma ancora di più per lo sportivo, assumere settimanalmente alimenti ricchi di vitamine del gruppo B come carne, pesce, uova, latte e derivati come il Grana Padano DOP, frutta e verdura.
Importantissime sono anche le vitamine A, C ed E, e minerali, come lo zinco e il selenio, che svolgono una potente azione
antiossidante contro i radicali liberi, sostanze dannose per l’organismo che vengono liberate durante la
. Uno sportivo produce più radicali liberi in quanto “brucia” più energia del normale e di conseguenza ha bisogno di un maggiore apporto di antiossidanti e nutrienti protettivi.
Per sapere se assumi una buona quantità di antiossidanti fai il
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Le proteine non fanno crescere i muscoli
Molti sportivi utilizzano in alcuni casi integratori di aminoacidi (proteine) e/o seguono diete iperproteiche perché credono che così facendo possono aumentare la propria massa muscolare, quindi la propria forza.
In realtà le proteine sono in grado di riparare le strutture muscolari danneggiate (funzione plastica o strutturale) ma non possono far crescere il volume, la quantità e la forza dei muscoli di un individuo adulto. Tali aspetti possono essere incrementati prima dei 40-50 anni solo con l’attività fisica, mentre un’alimentazione sufficientemente ricca di proteine riesce piuttosto a contrastare la sarcopenia, ossia la progressiva
perdita di massa muscolare che di solito ha luogo nelle persone dopo i 50 anni di età.
È comunque vero che uno sportivo ha bisogno di più proteine rispetto a un uomo sedentario, soprattutto se lo sport praticato è di alta intensità, come mostra la tabella che segue:
Di conseguenza, uno sportivo, oltre ad assumere una dose di carboidrati che costituiscono la principale fonte energetica per i muscoli (sia di immediato utilizzo sia di riserva, sotto forma di glicogeno) e di grassi, altra fonte energetica importante, è necessario che mangi un sufficiente quantitativo di proteine (catene di aminoacidi), soprattutto di alto valore biologico. Le proteine ad alto valore biologico sono dette essenziali perché si possono assumere solo dagli alimenti di origine animale come carne, uova, pesce, latte e Grana Padano DOP che ne è un concentrato, quest’ultimo ricco di aminoacidi ramificati: valina, isoleucina e leucina. In particolare in 100 g di Grana Padano DOP sono contenute 33 g di proteine, in gran parte di alto valore biologico, di cui il 22% circa degli aminoacidi liberi sono costituiti da aminoacidi ramificati. Questi aminoacidi vengono captati direttamente dai muscoli dove possono essere utilizzati per riparare le struttura proteiche danneggiate o per scopi energetici. Con la loro azione sono anche in grado di contrastare la produzione di acido lattico.
Tuttavia, dosi eccessive di proteine, assunte con l’alimentazione o con integratori, possono comportare diversi
rischi per la salute , soprattutto a scapito dei reni e delle ossa. Si consiglia quindi si rispettare le quantità di proteine consigliate nella tabella riportata sopra.

La dieta dello sportivo:
  • Assumi ogni giorno 4-5 porzioni di alimenti come pasta, riso, pane, patate o castagne : offrono una buona dose di carboidrati e nella versione integrale apportano molta fibra .
  • Mangia 1-2 porzioni al giorno di alimenti proteici a scelta tra pesce (almeno 3 volte a settimana), carne (massimo 3-4 volte alla settimana), uova (non più di 1-2 volte alla settimana) e formaggi stagionati come il Grana Padano DOP (circa 2 volte a settimana), che, essendo un concentrato di latte, offre proteine di ottima qualità, tanto calcio, vitamine del gruppo B come la B12, oltre che antiossidanti come vitamina A, zinco e selenio.
  • Mangia quotidianamente 2 porzioni di verdura (cruda e cotta) e 3 frutti di stagione,  variandone il più possibile i colori (bianco, verde, giallo/arancio, viola/blu ecc.): i prodotti ortofrutticoli sono ricchi si vitamine  e minerali e ad ogni colore corrispondono diversi tipi di antiossidanti.
  • Come condimento preferisci i grassi di origine vegetale, con particolare riguardo per l’olio extravergine di oliva , ricco di importanti antiossidanti come vitamina E e polifenoli. Ricorda che i grassi sono già contenuti nei prodotti animali, anche in quelli magri.


martedì 9 maggio 2017


EDUCAZIONE FISICA E PROCESSI COGNITIVI :EVIDENZE SCIENTIFICHE
Da più di dieci anni numerosi studiosi e ricercatori impegnati nel campo della scuola primaria sostengono la tesi che l’attività motoria scolastica è, o deve comunque divenire, il nuovo filo conduttore da adottare per conseguire risultati positivi nell’ambito della prevenzione al rischio di patologie cardiovascolari e metaboliche, e nell’attivazione dei processi cognitivi fondamentali per qualsiasi tipo di apprendimento.
Nel 2006 è stata avviata una ricerca che ha portato ad evidenziare l’importanza dell’attività motoria scolastica nell’ottimizzare il comportamento e l’attenzione degli alunni durante le lezioni di didattica. Quattro anni più tardi, studi condotti da Chaddock ed altri ricercatori hanno documentato come l’esercizio fisico abbia un’influenza diretta sul corpo striato (nucleo della base deputato alla pianificazione e alla modulazione dei movimenti, ma anche implicato in una varietà di processi cognitivi che coinvolgono la funzione esecutiva), aumentandone dimensioni e funzionalità, oltre ad avere un effetto positivo sull’incremento dei livelli di dopamina nel sistema nervoso centrale.
Tali conoscenze hanno permesso di analizzare più approfonditamente il ruolo dell’esercizio fisico sul sistema nervoso, rivelando come bambini che eseguono assiduamente attività di tipo aerobico riescano ad incrementare il volume dell’ippocampo, ottenendo di conseguenza performance più elevate a livello delle funzioni esecutive del cervello (in primis attenzione e controllo cognitivo). Inoltre, recenti studi hanno dimostrato come il fitness aerobico acceleri sostanzialmente lo sviluppo della guaina mielinica che ricopre gli assoni, aumentando notevolmente i livelli di trasmissione delle informazioni interneurali e agevolando la facilitazione dei potenziali di azione. Ne consegue
un miglioramento trasversale di tutta la funzionalità cognitiva del sistema nervoso, soprattutto per quello che concerne le fasi di attivazione e presa di decisione.
Diviene quindi essenziale approfondire le conoscenze nel campo dell’attività motoria. La ricerca può fungere da fulcro attorno al quale costruire percorsi educativo-formativi adeguati e funzionali, per riportare il movimento all’interno del processo di crescita del bambino, assodando il ruolo fondamentale che lo stesso ricopre nello sviluppo delle funzioni cognitive. A questo va aggiunta anche l’indubbia funzione dell’attività motoria nella prevenzione e nella lotta all’obesità giovanile, che negli ultimi anni sta divenendo una condizione radicata soprattutto nelle società industrializzate, con un’incidenza epidemiologica troppo tangibile per essere trascurata.
A tal proposito, numerosi studi confermano che l’indice di massa corporea (Body Mass Index) rimane relativamente costante nel tempo, soprattutto in quei soggetti che svolgono attività fisica con regolarità. Inoltre, è stato dimostrato che soggetti con una buona capacità aerobica ottengono risultati curricolari migliori, soprattutto nella matematica e nella lettura, rispetto ad una popolazione sedentaria. By Prof.Giovanni Carleo

lunedì 1 maggio 2017

CAMMINARE#SALUTE#BENESSERE
E’ uno dei migliori esercizi per il nostro organismo, è molto semplice e non si ha bisogno di attrezzatura: camminare fa bene alla salute, ci fa perdere peso e migliora l’umore. Il grasso, distribuito su tutte le aree del corpo, si accumula più abbondantemente in alcune zone come la pancia.
Non è possibile bruciare il grasso di una sola area, ed è per questo che per ridurre il girovita bisogna bruciare il grasso in tutto il corpo. Camminare è utile proprio per questa ragione: è un esercizio completo che favorisce la combustione del grasso.
Camminare dai 30 ai 60 minuti a una velocità che possa portare il ritmo cardiaco ad un 60-70% della sua capacità brucia l’85% delle calorie sotto forma di grassi.
Camminare a passo moderato per 30-60 minuti non solo brucia il grasso, ma favorisce lo sviluppo dei muscoli portando all’aumento del metabolismo.
La formula è semplice: peso x distanza percorsa = energia spesa. Il tempo non è importante come la distanza, ma se si cammina più velocemente si bruciano più calorie.
Se si va a passo lento (circa 4 km/h), si bruciano 300 calorie ogni ora. Ma aumentando la velocità a 6 km/h è possibile bruciarne 360, mentre a 8 km/h se ne bruciano tra 400 e 500. In poche parole, se stai cominciando a camminare, è meglio aumentare la distanza percorsa piuttosto che aumentare la velocità.
Per bruciare calorie bisogna camminare distanze lunghe: si migliora la massa muscolare (sopratutto delle gambe).
BASTANO SOLI 30 MINUTI AL GIORNO DI CAMMINATA PER DARE AL TUO CORPO IL BENESSERE TOTALE DI CUI HA BISOGNO. CUORE, RENI, OSSA E NON SOLO. SCOPRI TUTTI I BENEFICI.
La salute è qualcosa di importante che non va assolutamente trascurata. Possiamo prenderci cura di noi in vari modi uno di questi è proprio attraverso la camminata giornaliera!
Potrà sembrarvi strano ma essa è in grado di allungare la vita e donare benefici a tutto i corpo. Non è cosa da poco poter ritagliare anche solo 30 minuti al giorno per fare una camminata a passo deciso. Oltre che a mantenerci in forma senza ingrassare, potrà giovare al sistema cardiovascolare, a prevenire il diabete, ad aumentare le difese immunitarie, ad allentare lo stress, rinforzare i muscoli e tanto altro ancora.
CAMMINARE: ECCO I BENEFICI
1. Allunga la vita
Questo perché la sedentarietà annulla e spegne lentamente l’uomo debilitando lentamente muscoli e arti. Se manteniamo sempre in allenamento il nostro corpo possiamo allontanare lo spettro di alcune malattie. Questo ci permetterà anche di vivere meglio!
2. Previene l’osteoporosi
Proprio per riallacciarci a ciò che stavamo dicendo prima, la vita sedentaria è nemica, soprattutto se c’è lo spettro dell’osteoporosi. Se si cammina ogni giorno possiamo stimolate e rafforzate le ossa, aumentandone la densità. Così facendo riusciamo a prevenire malattie come l’artrite e modifichiamo il decorso della malattia. Se conducessimo una vita prima di attività fisica le nostre ossa verrebbero divorate dall’osteoporosi.
3. Riduce il rischio di cancro
Passeggiare ogni giorni per almeno 30 minuti è davvero un toccasana e aiuta a prevenire l’insorgenza del cancro al seno. E’ stato dimostrato che le donne che praticano questa attività hanno circa il 15% di probabilità in meno di ammalarsi. Si è visto che la camminata scoraggia anche la formazione di cancro al colon e all’utero.
4. Rinforza il cuore e previene le malattie cardiache
Ebbene sì. La camminata allunga davvero la vita e come possiamo vedere, ci dona un cuore più forte e meno rischi.
Bastano anche solo 30 minuti al giorno per riduce drasticamente il rischio di malattie cardiache fino al 27%. Inoltre possiamo mantenere sotto controllo la pressione sanguigna senza che vi siano sbalzi, favorisce la riduzione del colesterolo e aiuta mantenere il diabete su livelli stabili.
5. Tonifica e sgonfia gambe e glutei
Camminare ogni giorno ci permette di mantenere anche una forma fisica invidiabile, tonifica il corpo soprattutto le gambe e i glutei (essendo maggiormente sotto esercizio). A chi non piace un corpo tonico e rassodato? Ebbene, la camminata è quello che fa per voi, soprattutto se non siete abituati all’esercizio fisico.
6. Allontana lo stress e la depressione
Prendersi mezz’ora di pausa può far bene anche alla psiche. Se siamo stressati e ci sentiamo giù di morale la camminata può aiutarci a ristabilire un naturale equilibrio psico-fisico. Questo tipo di attività fisica è una buona terapia per combattere la depressione ed allentare la tensione. Dopo 30 minuti, vedrete che vi sentirete rinate e ritroverete un senso di pace e tranquillità. Prativare questo tipo di attività ogni giorni può risultare davvero terapeutico.
By Gianni Carleo