domenica 18 settembre 2016

CHI FA SPORT RENDE MEGLIO A SCUOLA


Chi fa sport va meglio a scuola
Proibire ai figli con brutti voti di "distrarsi" con le attività sportive è un grosso errore. Autorevoli studi dimostrano infatti che chi pratica uno sport a livello amatoriale ha maggiori capacità di concentrazione, attenzione e autocontrollo. E migliori risultati in pagella.
.Gli studi dimostrano che anche dopo soli 5 minuti di attività fisica i soggetti mostrano risultati migliori nei test che misurano abilità intellettuali. Ma lo sport ha effetti anche sulla quantità e qualità dei compiti svolti a casa: il 48% degli atleti si dedica allo studio a casa per tre ore in più alla settimana rispetto a coloro che non fanno attività extra-curricolare.
“L’ambiente dello sport è da sempre un luogo sano che tiene impegnati i ragazzi in maniera virtuosa” spiega il Dottor Andrea Grasso, Specialista in Ortopedia e Direttore del Trauma Sport Center della Casa di Cura Villa Valeria di Roma: “questo ha effetti diretti sul comportamento e il rendimento scolastico ma soprattutto il senso di autodisciplina acquisito nello sport si riflette anche nell’attenzione in classe e nello svolgimento dei compiti a casa”. “Le numerose ricerche condotte sull’argomento hanno messo in luce molti effetti positivi di una regolare attività fisica e sportiva: i giovani atleti hanno voti più alti della media, specialmente nella lingua madre e in matematica, si diplomano in tempo e fanno meno assenze” prosegue Grasso “Una interessante ricerca inglese su 5mila ragazzi ha rilevato ad esempio che un esercizio di 17 minuti in più al giorno per i maschi e 12 minuti per le femmine migliorano i risultati scolastici nelle materie scientifiche e i benefici perdurano negli anni successivi”.
Gli studenti di medie e superiori che fanno sport perdono il 51% in meno di giorni di scuola e presentano il 42% in meno di assenze ingiustificate. I giovani atleti inoltre sono meno coinvolti i risse e atti vandalici (rispettivamente il 27 e il 28% in meno). L’attività fisica può avere un impatto positivo sulle capacità cognitive e attitudinali che sono una componente importante del successo scolastico ma ha un impatto diretto anche sulla crescita del cervello in termini di plasticità e connessioni tra i neuroni. Chi fa sport infatti - continua la ricerca - ha un maggiore afflusso di ossigeno al cervello, un incremento nel livello dei neurotrasmettitori e un aumento dei fattori neurotrofici come i fattori di crescita. In ricerche effettuate scansionando il cervello di un gruppo di persone cronicamente sedentarie che si sono sottoposte ad un training fisico, si è immediatamente evidenziato un aumento del volume dell’ippocampo, la zona del cervello associata a memoria e apprendimento.   By Prof. Gianni Carleo

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